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Nel quotidiano

In un articolo pubblicato nel numero di giugno del 1923 della rivista Better Eyesight, il dr Bates risponde in modo eloquente a chi gli chiede quale sia la sua tecnica: ” i miei metodi non sono altro che quelli utilizzati dall’occhio normale“.  In questa frase c’è riassunta l’essenza del metodo Bates.  I nostri occhi sono frutto di un lungo processo evolutivo e la natura ha creato, con essi, un altro degli innumerevoli capolavori che, con tutta la tecnologia di cui oggi ci vantiamo, non possiamo replicare. La comparsa di difetti rifrattivi non deve farci pensare di essere di fronte ad un danno irreversibile.  Occorre semplicemente riportare gli occhi al loro stato naturale.  Del resto, i dolori allo stomaco, le fratture ossee, i tagli, le escoriazioni e i mal di testa si risolvono.  Perchè non dovrebbe accadere lo stesso anche per la vista?  Per dare concretezza alle parole di Bates e spiegare come utilizzare i metodi della natura per riguadagnare una visione naturale, in questa sessione propongo alcune degli strumenti più utili nel quotidiano per preservare e riguadagnare l’integrità del nostro apparato visivo.

blinking

palming

sunning

microcaratteri

oscillazioni ampie

ottotipo

visione periferica

di fronte al computer

occhiali da sole? No, grazie

occhiali stenopeici

bevi acqua

mangia sano anche per i tuoi occhi

 

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Ringraziamenti

Carlo Campomagnani, Theo Sabiote Gruen, Patricia González-Cámpora, Alessandro Lindiri, www.dreamstime.com, Airam Hernández, Rosa Roedelius per la foto dal Bühnenbild Festival More Ohr Less a Lunz am See (www.rosaroedelius.com), Kevin Burg e Jamie Beck (www.cinemagraphs.com).