Palming
Uno dei principi cardine del metodo Bates è il rilassamento degli occhi, della mente e del corpo. La pratica del palming ha l’obiettivo di indurre un rilassamento profondo, ottenuto escludendo del tutto la luce. Con il palming ci prendiamo cura dei nostri occhi, coccolandoli e rilassandoli. La pratica del palming è il rilassamento per eccellenza. Per eseguire il palming correttamente, occorre prendere del tempo solo per noi, trovare uno spazio dove nessuno ci disturbi, spegnere i cellulari, staccare il telefono e chiedere a familiari o agli amici di non disturbarci. Togliamoci occhiali e lenti. Possiamo scegliere una musica rilassante, perchè no. Mettiamoci comodi, in una posizione tale da non generare alcuna tensione a livello muscolare, seduti o sdraiati. L’importante, da seduti, è che la schiena e il collo siano dritti ma non rigidi, con la testa eretta, senza piegare il collo in avanti. Si possono usare cuscini o un palming stick per appoggiare e sostenere i gomiti.
Sfreghiamo le mani per scaldarle, avviciniamole fra di loro con i palmi a formare delle coppette. Chiudiamo gli occhi e copriamoli con le mani, appoggiando il monte di venere (la parte più cicciottella dei palmi) sugli zigomi, in modo da non porre pressione sul bulbo oculare. Lasciamo andare ogni tensione, facciamo due bei sospiri, sbadigliamo a bocca aperta. Cerchiamo di immaginare con gli occhi della nostra mente il nero più nero che ci sia. Proviamo a ricordare, senza sforzarci, degli oggetti neri, o una notte senza luna nè lampioni stradali. Il dr Bates osservò che le persone dotate di vista normale percepiscono un nero pressochè assoluto durante il palming. Persone con difetti di rifrazione, invece, vedranno macchie di colore e flash di luce. Se ciò dovesse succedere, NON CI SI DEVE SFORZARE di vedere nero, bensì accogliere ciò che ci si presenta in modo rilassato.